The Museum of Radio and TV in Turin reopened to the public on 26 September 2020, with a layout redesigned during the lockdown break. Notice boards, lighting and scenography have been redesigned, as well as the assortment of pieces, flanking the equipment used by the public broadcaster in 94 years of activity with multimedia itineraries that narrate the evolution of the public broadcaster’s television programmes. Historical relics tell of the ancestors of radio, from the telegraph to the first radio receivers.
L’articolo (Italiano)
Un nuovo percorso espositivo racconta 94 anni di storia della Rai attraverso apparecchiature, programmi, costumi e arredi di scena
Ha riaperto al pubblico dal 26 settembre 2020 il Museo della radio e della Tv di Torino, con un allestimento ridisegnato durante pausa del lockdown. Bacheche, illuminazione e scenografia sono state ripensate, come pure l’assortimento dei pezzi, affiancando alle apparecchiature usate dall’emittente pubblica in 94 anni di attività dei percorsi multimediali che raccontano l’evoluzione dei programmi televisivi dell’emittente pubblica. Cimeli storici raccontano gli antenati della radio, dal telegrafo ai primi ricevitori radio.
The world of radio continues to give beautiful and incredible stories, such as the one starring Giancarlo Guardabassi, publisher of Radio Aut Marche. After 43 years of activity, the business goes into crisis. The frequencies are sold and broadcasting ends on 31 December, 2019. But two days later the publisher and presenter turns the transmitter back on and starts again, calling himself a “pirate”.
Article (In Italiano)
Il mondo della radiofonia continua a regalare a storie belle e incredibili, come quella che vede come protagonista Giancarlo Guardabassi, editore di Radio Aut Marche
La nascita delle radio libere italiane è stata un’epopea: dal 1975 si andava letteralmente all’arrembaggio dell’etere. Niente regole su frequenze e potenze, finché nel 90 la legge Mammì mise fine al far west. Nel frattempo i giovani pionieri venivano progressivamente sostituiti da editori o fagocitati dai network, e la concorrenza spietata sui prezzi della pubblicità iniziava a minare le basi di sussistenza. Con gli anni sarebbero subentrate la stanchezza e la crisi.
Tra i pionieri c’era anche un conduttore affermato della Rai, Giancarlo Guardabassi, cantante, autore, che nel 1976 decise di aprire la sua emittente. Aveva appena presentato il Festival di Sanremo ed era al culmine del successo, ma decise di fare la sua radio nelle Marche. Dopo 43 anni sono state vendute le frequenze e successivamente è arrivata la chiusura. Un percorso comune a piccole e grandi emittenti (Radio Aut Marche aveva una copertura regionale). Ma dopo la trasmissione di addio, il 31 dicembre 2019, Giancarlo Guardabassi ha riacceso il trasmettitore: il 2 gennaio 2020, sull’unica frequenza non ceduta, i 100.5 di Francavilla d’Ete, ha ripreso a trasmettere, come lui si definisce, da “pirata” solitario.
Il profilo di Giancarlo Guardabassi pubblicato sul sito della radio. La storia invece si può leggere qui.
After 27 yearsRadio Liberty returns to speak to Hungarian citizens: on 08th September 2020 it opened an editorial office in Budapest, given the political involution in the country. Premier Viktor Orbán has put more and more stress on democracy and has plunged Hungary into 89th place in the press freedom index produced by Reporters sans Frontières. But things are not simple: the American ambassador (President Donald Trump is in ideological harmony with Orbán) has asked the broadcaster (who declares not to be pressured) to be sympathetic to the Hungarian premier. More info here and here.
Radiovision is a typical Italian phenomenon, ridden mainly by RTL 102.5 – from the small screen they receive a dowry of 1.1 million listeners (1.8 million during lockdown). Since 2000 the broadcaster from Cologno has developed a successful format, patenting and exporting it, and many Italian radio stations have imitated it. And to underline the importance of a video presence for the traditional radio stations, now come the ones of Rai. On 14th September, 2020 Radio2 started, with Radio1 to follow in 2021, while Radio3 and the other thematic channels will progressively increase their video spaces. But unlike the other radio stations, the public ones will not be visible on digital terrestrial television (DVB-T) but on RaiPlay, a portal that also hosts all the Rai television channels and an archive of programs. We interviewed Roberto Sergio (RS), director of Radio Rai, the structure that groups all the radio and thematic channels broadcast on DAB.
Article (In Italiano)
La radiovisione è un fenomeno tipicamente italiano, cavalcato soprattutto da RTL 102.5 che dal piccolo schermo riceve in dote 1,1 milioni di ascoltatori (1,8 durante il lockdown). L’emittente di Cologno ha messo a punto (dal 2000) un format di successo, brevettandolo ed esportandolo, e tante radio italiane l’hanno imitata. E a sancire l’importanza di una presenza in video della radio tradizionale oggi arrivano le radio della Rai. Il 14 settembre ha iniziato Radio2, seguita l’anno prossimo da Radio1, mentre Radio3 e gli altri canali tematici incrementeranno progressivamente i loro spazi video. Ma a differenza delle altre emittenti, quelle pubbliche non saranno visibili sul digitale terrestre ma su RaiPlay, la piattaforma che ospita anche tutte le tv e un archivio dei programmi. Per far luce su alcuni dettagli, abbiamo posto alcune domande a Roberto Sergio (RS), direttore di Radio Rai, la struttura che raggruppa tutti i canali radiofonici e quelli tematici trasmessi sul DAB.
RR: Puntare sul format, la professionalità e la simpatia dei conduttori viene fatto da molte emittenti. A settembre svelerete delle innovazioni nel vostro modo di fare radiovisione?
RS: La nostra visual radio avrà tutti i contenuti di Radio 2: i programmi con i nostri oltre 60 conduttori, la musica con i video, l’informazione, il meteo e così via. Sicuramente non siamo i soli a farlo, ma credo di poter dire che solo noi possiamo mettere in campo tutta questa ricchezza di contenuti e una qualità delle conduzioni che non teme confronti con voci, che adesso diventano volti, di altissimo profilo. E con una cura estrema per il confezionamento di un prodotto che ha come faro guida l’intrattenimento leggero ma intelligente. C’è poi da dire che la nostra scelta di posizionamento è molto diversa da quella di alcuni nostri competitor della radiovisione. Noi non vogliamo fare una tv. Non a caso non andiamo a occupare un canale televisivo. Faremo una radio che, potendosi vedere, potrà andare sui media digitali nativi video.
Radio 2 in visual radio andrà su Rai Play e da lì, magari con contenuti brevi, con pillole di video, contiamo di andare “in giro” sulle varie piattaforme video. Per portare la nostra radio anche a chi non la conosce. E comunque, Rai Play è oggi visibile sui televisori connessi con estrema facilità. Quindi non andiamo a competere con i canali tv classici, ma ne condividiamo il mezzo, che diventa uno dei modi per arrivare alle persone. Tutto un altro approccio rispetto alla radio tale e quale riproposta in tv, accesa magari per incrementare la notorietà del brand e far salire i dati delle rilevazioni Ter.
RR: Si è parlato di una progressiva migrazione in video di tutte le radio Rai: che tempi vi siete dati per mettere a punto Radio2 e in che tempi la trasformazione toccherà gli altri canali?
RS: Radio 2 è pronta. Dal prossimo settembre sarà tutta in visual radio tranne la notte. Alcuni contenuti si affineranno strada facendo, ma la partenza è garantita. Per gli altri, l’orizzonte è il 2021, anche se c’è da fare un distinguo. Radio 2 è un canale di intrattenimento di flusso, quindi ha motivo di essere sempre in modalità visual. Gli altri canali accenderanno alcune finestre in momenti specifici. Quei momenti che riterremo di appeal per il pubblico delle piattaforme video. Per capirci, Radio 3 non sarà sempre in video, ma potrà accendere le telecamere in occasione di concerti o piece teatrali che si svolgeranno nelle nostre sale, oppure se in un determinato programma avremo ospiti di eccellenza. Il tutto soprattutto per la distribuzione sui social, con l’obiettivo di far girare i contenuti al di là del nostro target primario, come detto precedentemente.
RR: La versione video di un canale informativo come Radio1 potrebbe togliere ascolti a RaiNews24?
RS: Anche Radio 1 seguirà la stessa strategia, non sarà sempre in onda (non avrebbe senso). Ma potrà passare in modalità visual per brevi pillole. Quindi nessuna competizione con RaiNews24, che ha ovviamente altri mezzi e un’altra piattaforma di elezione. La visual radio è un modo per uscire dal mezzo “audio only” e andare a intercettare pubblico nei mezzi visuali. Ma non è un competitor della tv. Del resto, se così non fosse, non avremmo scartato l’idea di avere dei canali video su Dtt.
Switzerland is one of the most pioneering countries in the abandonment of Hertzian waves: in 2004, it switched off the Sottens shortwave transmitter (with 500 kW) and transferred the programs to the web. In 2010 it was the turn of the medium waves (the last to be switched off, the Sottens system) and in 2019 it was the turn of digital terrestrial television (which is still received via cable). Too bad, however, that the switch-off was done ignoring the agreements made with some private operators who were authorised to retransmit the DVB-T signal. So much so that some transmitters have now been switched on again. Christian Brülhart’s article analyses the situation. But digitalisation is continuing at a fast pace: the Swiss government has brought forward the abandonment of FM to the summer of 2022: analogue channels will be replaced by DAB digital channels.
ARTICLE (Auf Deutsch)
Das terrestrische Fernsehen wurde von der SRG in der Schweiz abgedreht, Private bringen es jetzt zurück
Ab dem Herbst 2014 wurden in der Schweiz überraschend die Sendeleistungen der DVB-T Sender massiv um den Faktor 10-15 reduziert, gestaffelt nach Regionen. Manche Auguren sahen das als Vorzeichen einer kompletten DVB-T Abschaltung, die fünf Jahre später folgen sollte. Im Herbst 2015 erklärte das Bakom, dass es das UHF-Band mittel- bis längerfristig komplett dem Mobilfunk übereignen wolle. Somit war klar, dass das Aus für das terrestrische Fernsehen kommen wird, nur wann, war damals noch unklar.
Fernsehen wird in der Schweiz vor allem über Kabelnetze und über Internet, Dienste wie Swisscom-TV mit hunderten Programmen und zeitunabhängigem Fernsehen dank einem 7 Tage-Zeitfenster, in denen man Programme nach der Erstausstrahlung schauen kann, findet viele Nutzer, die auch ein gutes Festnetz-Internet haben. Das terrestrische Netz strahlte über DVB-T fünf SRG-Programme landesweit aus; im Wallis und in Graubünden gab es indes private Netze, die dutzende Programme – teils verschlüsselt – über DVB-T ausgestrahlt haben, quasi Kabelnetze über die Luft. Valaiscom stellte den Betrieb, als das 800er Band dem Fernsehen weggenommen wurde («Digitale Dividende») und dem Mobilfunk zugeschanzt wurde, den Betrieb ein. Tele Rätia in Graubünden stellte den Betrieb Ende 2018 ein, als das Bakom auch noch das 700er Band für die Mobilfunk einkassierte.
Die SRG bekam Ende August 2018 eine neue Konzession vom Bakom, diese besagt, dass die SRG das terrestrische Fernsehen bis Ende 2019 aufgeben muss. Die SRG hat sich dann entschieden, DVB-T im Sommer 2019 abzuschalten; im Dezember 2018 wurde angekündigt, dass das terrestrische Fernsehen zum 3. Juni 2019 abgeschaltet werde. Die Informationskampagne war gut, aber das Aus von DVB-T hat doch ein paar zehntausend Haushalten den TV-Empfang weggenommen. Am 3.6.19 wurden die Programme über DVB-T eingestellt, danach wurden noch Hinweisbilder über die Sender ausgestrahlt, am 7.7.19 wurden die DVB-T Sender abgeschaltet.
Bereits im Juli 2019 hörte ich davon, dass am Hohen Kasten DVB-T reaktiviert werden könnte. Kabel-TV Lampert aus dem Vorarlberg bemühte sich darum, dass terrestrische Fernsehen auf diesem Ostschweizer Gipfel reaktivieren zu können, um das Schweizer Fernsehen weiterhin in ihr Kabelnetz einspeisen zu dürfen. Sie bekamen dann wirklich die Lizenz vom Bakom, DVB-T vom Hohen Kasten auf Kanal 34 ausstrahlen zu können. Geplant war ursprünglich, das noch vor dem Jahreswechsel 19/20 zu ermöglichen. Wetterunbill, die Revision der Bahn und die Corona-Pandemie verzögerten das um ein halbes Jahr, aber am 8.7.20 wurde der Hohe Kasten reaktiviert und strahlt seitdem wieder SRF1 und SRF2 aus. Der Hohe Kasten sendet den Kanal 34 mit einer ziemlich scharfen Richtstrahlung gen Nordwesten.
In der Romandie hat der private Sender Léman bleu ähnliches initiiert, seit dem Juni 2020 senden La Dôle-Barrilette und der Salève ebenfalls auf Kanal 34 die Programme der RTS wieder terrestrisch aus, dies in DVB-T2.
Wir sind froh, dass das terrestrische Fernsehen so zumindest regional zurückkehrte, denn das ist die einzige Möglichkeit, ohne Satellitenausrüstung und ohne Provider Fernsehen empfangen zu können.
From the first broadcast happening on Radio Zagreb back in 1926, until today, when a total of 155 radio stations operate in Croatia – radio has not lost its popularity. Radio survived the challenges of the modern age and is a very popular medium in Croatia. According to statistics more than half of Croatian citizens follow the radio waves every day!
ARTICLE (Na hrvatskom)
15. svibnja 2021.godine navršit će se točno devedeset i pet godina otkako se glas Božene Begović premijerno začuo u hrvatskom eteru i time označio početak gotovo stogodišnje povijesti radija u Hrvatskoj.
Iako se ovaj prijenos smatra početkom hrvatske radijske povijesti, njeni su temelji postavljeni nešto ranije, 1918. godine osnutkom radiotelegrafske postaje Radio Grič.
Radio-Grič, prva radiotelegrafska postaja u Hrvatskoj. Postavljena je u studenome 1918. na zagrebačkom Gornjem gradu (sastojala se od uređaja skinutih s austrougarske krstarice Novara) te je služila Hrvatskomu narodnom vijeću za veze s najvažnijim europskim gradovima; bila je jedan od glavnih izvora informacija iz inozemstva, koje su svakodnevno objavljivane i u posebnom biltenu. U tom je smislu Radio-Grič bio preteča Radiostanice Zagreb, prve radiodifuzijske postaje u Hrvatskoj, koja je počela emitirati 1926. Citat: Radio-Grič. Hrvatska enciklopedija, mrežno izdanje
Pet godina nakon osnutka Radio Griča, grupa entuzijasta na čelu s Dr. Ivom Sternom, osniva Radio klub Zagreb iz čijih će se prostorija na Markovom trgu 9, 1926. godine začuti sad već legendarna.
Halo, Halo, ovdje radio Zagreb!
Nakon najavne rečenice kojoj je prethodilo izvođenje himne, slušateljima se obratio Dr. Ivo Stern kao prvi ravnatelj Radio Zagreba. Program je nastavljen čitanjem službenog biltena , a prva emitirana glazba bila je ona Beethovena, Haydna, Chopina, Rameaua i Saint-Saensa.
Iste godine, nedugo nakon prvog emitiranja, Radio Zagreb je na konferenciji u Lausannei, postao punopravni član ITU-a (International Telecommunications Union).
Osim prijenosa uživo, većinu radijskog programa tadašnjeg vremena sačinjavale su glazba i radio drama – nova forma, koju je u Europi popularizirao BBC. Slijedeći trendove, Radio Zagreb već 4. prosinca 1926. objavljuje natječaj za izvorni radiodramski tekst, te kao jedna od prvih postaja u Europi javno poziva slušatelje na sudjelovanje u stvaranju originalnih rukopisa.
Prva hrvatska radiodrama, pod nazivom Vatra, autora i redatelja Ive Šrepela izvedena je 7. travnja 1927. Izvođenje je izazvalo toliko uzbuđenje kod slušatelja da su neki, prema informacijama navedenim u dnevnom tisku, izišli na balkone misleći da je na Griču buknuo požar.
S obzirom da je glazba od samih početka zauzimala najveći dio programa, Radio Zagrebu 1946. osniva big band Plesni orkestar Radio Zagreba(danas Jazz orkestarHrvatske radiotelevizije ), koji kontinuirano djeluje više od 60 godina, sve do danas.
Skoro dvadeset godina Radio Zagreb nastavlja djelovati kao jedini radijski medij na našim prostorima, sve do 1942. kad je osnovan Radio Dubrovnik, ujedno i prva lokalna postaja u Hrvatskoj.
Kao i većina tadašnjih radio stanica u Europi, radio Zagreb bio je u privatnom vlasništvu sve do početka 1940. kad je nacionaliziran i za vrijeme NDH djeluje kao Hrvatski krugoval. Po završetku Drugog svjetskog rata, postaje nacionalna postaja koja nezavisno djeluje u sastavu JRT (Jugoslovenske radio- televizije), a nakon 1990. u sklopu Hrvatske radio televizije.
Prema zadnjim istraživanjima, radio svakodnevno sluša 55,5 posto hrvatskih građana, a na tjednoj bazi njih 91,2 posto. I tjedna i dnevna slušanost je u zadnje četiri godine u blagom porastu. U prosjeku hrvatski slušatelj uz radio dnevno provede 78,6 minuta. Žene nešto više od muškaraca, 83,4 naspram 67,5 minuta. Citat
Scena nezavisnih radio stanica svoju ekspanziju doživljava šezdesetih godina, a nakon 1997. u Hrvatskoj s radom počinju i privatne nacionalne radijske postaje. Iste godine u pogon je stavljena prva zemaljska satelitska postaja na Prisavlju, putem koje se između ostalog , počeo emitirati Prvi program Hrvatskog radija u Europi i na Bliskom istoku.
Iako glazba i dalje zauzima najveći dio programa, informativni program, većinom prilagođen lokalnom slušateljstvu razlog je velike popularnosti radijskih postaja. Danas u hrvatskom eteru djeluje ukupno 155 radijskih postaja, a radio je i dalje, unatoč inovacijama jedan od najslušanijih i najutjecajnijih medija u Hrvatskoj.
The Lexology website has published the ruling of the High Court of Justice explaining it in detail Source
The famous aggregator will have to turn off more than 90% of the audio streamsit hosts to prevent UK users from listening to foreign broadcasters. It has in fact lost the lawsuit filed in 2017 by Sony and Warner, two big names in the music business (together they control 43% of the global market). The High Court of Justice has recognised that TuneIn has violated the record rights because it is not a simple intermediary (which publishes only the links) but also inserts advertising. In the UK, therefore, those who want to listen to a foreign broadcaster will have to search the web for the address of the radio and streaming site (or change aggregator). The ruling protects radio stations (TuneIn places advertisements into their programming) and other countries may comply with the decision of the English High Court. But in perspective it calls into question one of the pillars of the web: the ability to listen to radio stations around the world. So far, record companies have considered foreign listeners to be marginal to the web, but now music could change.
From Italy begins a journey to the world’s urban radio landscapes. Rome’s radio station dial is full of local stations (36 of the 94 listenable frequencies), while most of the country is dominated by national networks. Among the capital’s radio stations, one out of four speaks about football, giving voice to the fans of the two teams (Roma and Lazio). This has not always been the case: until twenty years ago, talk radio stations were fashionable, but today they have disappeared, but it is possible to listen to some recordings with ads, commercials and programme clips on a site that tells the story.
Article (in italiano)
Inizia dall’Italia il percorso nei panorami radiofonici mondiali, ideato per entrare nello “spirito” delle emittenti che popolano l’etere delle capitali.
L’Anfiteatro Flavio, simbolo di Roma: duemila anni fa ospitava fino a 87.000 spettatori. Più di quelli dell’attuale stadio Olimpico (70.500) dove, nell’immaginario, i giocatori di calcio hanno sostituito gli antichi gladiatori Source
La Capitale è tra le poche città italiane a vantare un panorama radiofonicoricco di realtà locali, a differenza, per esempio, di Milano, dove molte emittenti di successo si sono trasformate in network di dimensione nazionale o multi-regionale, affievolendo il legame con il territorio. A Roma, invece, su 94 frequenze ricevibili con un ricevitore domestico o l’autoradio, ben 36 (il 39%) sono locali, come mostra il bandscan realizzato da Armando Finocchi.
Oggi va di moda il calcio
Radio Radio, su 104.5 MHz, dedica molto spazio al calcio ma si mantiene equidistante tra le due tifoserie, a differenza delle altre sette, che dichiarano la propria appartenenza Source
In città hanno sede otto radio nazionali diffuse in FM, delle quali cinque sono pubbliche (Rai Radio1, Rai Radio2, Rai Radio3, GR Parlamento e Isoradio) e tre commerciali (m2o, RDS e Radio Capital). Delle emittenti locali o regionali, una su quattro (8 su 32) si è specializzata nel calcio e alcune sono di proprietà delle società sportive. Molto seguite, basano il loro successo anche sul fatto che dedicano ampio spazio ai commenti e alla dietrologia alimentata dalla rivalità delle tifoserie rivali.
Roma Radio (100.7 MHz) è l’emittente ufficiale della squadra AS Roma Calcio. Le altre tre stazioni che ne parlano sono: Tele Radio Stereo (92.7 MHz), Centro Suono Sport (101.5 MHz) e Rete Sport (104.2 MHz) SourceLazio Style Radio (90.3 MHz) è l’emittente ufficiale della SS Lazio; la squadra viene poi seguita da Radio Sei (98.1 MHz) e Radio Incontro Olympia (105.8 MHz) Source
…mentre una volta si puntava sulle dediche
Per rivivere gli anni ruggenti dell’etere romano si può consultare il sito http://www.radioromane.eu/ creato da Claudio Patrizi, che raccoglie anche registrazioni di programmi, annunci, jingle e pubblicità di queste ed altre storiche emittenti della capitale Source
Ma anche questa potrebbe essere una moda del momento: fino a vent’anni fa andavano per la maggiore le radio di “dediche”. Un fenomeno tutto romano, da non confondere con la semplice richiesta di dischi da mettere in onda: ne esistevano una trentina, da tempo scomparse perché la loro formula era incompatibile con una corretta gestione imprenditoriale della radio. Erano in sostanza delle talk radio: si parlava molto, gli ascoltatori telefonavano per richiedere i dischi, ma erano improvvisate e di bassa professionalità, caratteristica che non attirava gli inserzionisti, condannandole a una rapida chiusura. Ultime a morire Radio Chat Noir (FM 90.9) e Radio Gioia Paradise Amica (FM 106.35), ma se ne potrebbero citare molte. Tra queste segnaliamo: 88.05 Radio Melody 89.3 Effetto Radio 1 89.5 Radio Studio 5 90.3 Radio Mary 96.6 Radio Mary 3 – Fedeltà FM 97.9 Radio Mary 2 – Radio Civiltà 100.5 Radio La Bussola 101.5 Radio Antenna Romana 104.75 Radio Lido 106.85 Radio Vega International
Una lista “storica” delle radio ascoltabili a Roma pubblicata sul primo numero della rivista SceltaTV, settimanale di programmi radiotelevisivi edito tra il 1977 e il 1983. Questo elenco, uscito in edicola 43 anni fa, sul numero del 2 gennaio 1977, censiva 84 emittenti. Le emittenti FM erano state liberalizzate l’anno prima. SourceL’anno dopo le radio erano quasi raddoppiate: il numero dell’1 gennaio 1978, ne conta 136. Come si può vedere ci sono diverse frequenze dove operano due emittenti. Si calcola che fossero almeno duecento le radio nella capitale. Alcune trasmettevano per pochi mesi o settimane, e si ricevevano solo in alcune zone della città. Source
Le emittenti ascoltabili oggi in città
87.60 RAI Radio1 LazioRocca di Papa/Monte Cavo vetta (RAI) *Radio1_ 87.90 Radio Onda Rossa Rocca di Papa/Monte Cavo vetta RADIO___ ONDA____ ROSSA___ 87.9_FM_ UN______ SEGNALE_ CHE_____ DISTURBA 88.10 Radio Manà Manà Rocca di Papa/Monte Cavo _RADIO__ _MANA’__ _MANA’ 88.30RadiofrecciaRocca di Papa/Madonna del Tufo FRECCIA_ 88.60 Radio RadicaleRocca di Papa/Monte Cavo vetta RADIO___ RADICALE 88.90Radio ZetaRocca di Papa/Monte Cavo ZETA____ 89.10Radio Cusano Campus Rocca di Papa/Monte Cavo _RADIO__ _CUSANO_ _CAMPUS_ 89.30Lazio Style Radio Rocca di Papa/Monte Cavo _LAZIO__ _STYLE__ _RADIO__ OFFICIAL SS.LAZIO SMS_333_ 3149900_ DIRETTA_ ___06___ 97607408 EFFETTO_ *_89.3_* 89.50China FM Rocca di Papa/Monte Cavo CHINA_FM 89.70RAI Radio1 Lazio Roma/Monte Mario (RAI) *Radio1_ 89.90Retesport Rieti/Frazione Campoforogna (Monte Terminillo) __RETE__ __SPORT_ 90.00NSL Radio TV Monte Porzio Catone __NSL___ 90.30Radio Deejay Rocca di Papa/Monte Cavo _DEEJAY_ 90.50m2o Rocca di Papa _M_DUE_O 90.70Radio Sonica Rocca di Papa _RADIO__ _SONICA_ 90.90Radio Cusano Tv Italia Rocca di Papa/Monte Cavo __RADIO_ _CUSANO_ ___TV___ _ITALIA_ 91.20RAI Radio2 Rocca di Papa/Monte Cavo vetta (RAI) *Radio2_ 91.50RTL 102.5 Roma/Monte Mario RTL102.5 91.70RAI Radio2 Roma/Monte Mario (RAI) *Radio2_ 92.00R101 Palombara Sabina/Monte Gennaro __R101__ 92.20RTL 102.5 Palombara Sabina/Monte Gennaro RTL102.5 92.40RTL 102.5 Rocca di Papa/Monte Cavo RTL102.5 92.70Tele Radio Stereo Rocca di Papa TRS-TELE __RADIO_ _STEREO_ 92.90Spazio Radio-Onda Jazz Roma/Casilina SPAZIO_R 93.00Radio Roma Capitale Palombara Sabina/Monte Gennaro RADIO___ ROMA____ CAPITALE 93.20Radio Zeta Palombara Sabina/Monte Gennaro __ZETA__ 93.20Radio Quattro Roma/Via del Mascherino RADIO_4_ QUATTRO_ 93.30Radio Zeta Cittá del Vaticano/Palazzina Leone XIII __ZETA__ 93.50Radio Mater-inBlu Roma/Via Massimi R.MATER_ 93.70RAI Radio3 Roma/Monte Mario (RAI) *Radio3_ 94.00Radio Subasio Palombara Sabina/Monte Gennaro SUBASIO_ 94.20Virgin Radio Albano Laziale/Via dei Cappuccini _VIRGIN_ 94.50Radio Subasio Rocca di Papa/Monte Cavo SUBASIO_ 94.80Radio Maria Rocca di Papa/Monte Cavo vetta R.MARIA_ 95.10Radio Maria Monte Compatri/Frazione Pratarena R.MARIA_ 95.30Radio Dimensione Musica Frascati/Hotel Villa Tuscolana _Radio__ _*_RDM_* 95.50Radio Capital Monte Compatri/Frazione Pratarena CAPITAL_ 95.80Radio Capital Castel San Pietro Romano/Campagnano _CAPITAL 96.10Radio 105 Rocca di Papa/Monte Cavo __105___ 96.30Radio inBlu Cittá del Vaticano/Palazzina Leone XIII …INBLU N_VERDE_ __800___ _371110_ 96.50Radio 105 Roma/Monte Mario __105___ 96.60Radio L’Olgiata Roma-Olgiata OLGIATA_ 96.60NSL Radio TV Roma/Via Luigi Maria Arconati __NSL___ 96.60Radio 105 Roma/Via Magliano in Toscana __105___ 96.80RID 96.8 Rocca di Papa/Monte Cavo RID_____ 97.00m2o Monte Compatri/Frazione Pratarena _M_DUE_O 97.20Radio Kiss Kiss Montecompatri/Frazione San Silvestro KISSKISS 97.50Radio Italia SoloMusicaItaliana Frascati/Hotel Villa Tuscolana R_ITALIA 97.70 M100 Rocca di Papa/Monte Cavo __M100__ 97.90 Radio Kiss Kiss Frascati/Hotel Villa Tuscolana KISSKISS 98.10 Radiosei Rocca di Papa/Monte Cavo RADIOSEI 98.40 RAI Radio3 Rocca di Papa/Monte Cavo vetta (RAI) *Radio3_ 98.70 Virgin Radio Frascati/Hotel Villa Tuscolana _VIRGIN_ 99.00 RTR 99 Rocca di Papa _RTR_99_ 99.20 Simply Radio Albano Laziale/Via dei Cappuccini *SIMPLY* *RADIO*_ 99.40 RAI GR Parlamento Rocca di Papa/Monte Cavo vetta (RAI) RAI-GRPR 99.60 Radio Globo Rocca di Papa/Monte Cavo _GLOBO__ 99.80 Radio IES Rocca di Papa RadioYES 100.00 R101 Rocca di Papa/Monte Cavo vetta __R101__ 100.30 Rai Radio3 Classica Roma/Monte Mario (RAI) RaiRadio Classica 100.50 Radio Italia Anni 60 Monte Porzio Catone R.ITALIA ANNI_60_ 100.70 Roma Radio Rocca di Papa/Monte Cavo __ROMA__ _RADIO__ 50191421 101.00 Radio Deejay Monte Compatri/Frazione Pratarena _DEEJAY_ 101.30 Centro Suono Rocca di Papa/Monte Cavo _CENTRO_ _SUONO__ 101.50 Centro Suono Sport Rocca di Papa/Monte Cavo vetta _CENTRO_ _SUONO__ _SPORT__ 101.70 Radio Evangelo (Roma) Rocca di Papa/Monte Cavo _RADIO__ EVANGELO 101.90 Dimensione Suono Roma Rocca di Papa/Monte Cavo DIM*ROMA 102.10 Radiofreccia Palombara Sabina/Monte Gennaro _FRECCIA 102.30 TRS The Radio Station Palombara Sabina/Monte Gennaro TRS102.3 SMS_339_ 8416395_ MUSICA_E PAROLE__ SENZA___ ORARIO_E BANDIERE 102.40 Radio Radicale Roma/Monte Mario RADIO_*_ RADICALE 102.50 RTL 102.5 Roma/Via Luigi Maria Arconati RTL102.5 102.70 RAM Power Monte Compatri RAMPOWER 103.00 RDS Rocca di Papa/Monte Cavo *_RDS_*_ 103.30 Radio News Frascati/Hotel Villa Tuscolana __NEWS__ 103.50 RAI IsoRadio Rocca di Papa (RAI) ISORADIO RAI103.5 103.70Radio Subasio Calvi dell’Umbria/Monte San Pancrazio SUBASIO_ 103.80Radio Vaticana 105 Live Cittá del Vaticano/Palazzina Leone XIII RADIO___ VATICANA ITALIA__ WHATSAPP 335_____ 1243722_ 104.00Radio Crik Crok Monte Compatri/Frazione Pratarena 104.20 Retesport Monte Compatri/Frazione Pratarena __RETE__ __SPORT_ 104.50Radio Radio Palombara Sabina/Monte Gennaro R-RADIO_ 104.80Radio Voce della Speranza (Roma) Rocca di Papa/Monte Cavo RVS_____ Tel.06__ 3210200_ __www.__ rvsroma_ .it_____ 105.00Radio Vaticana 105 Live Cittá del Vaticano/Palazzina Leone XIII Radio___ Vaticana Italia__ 105.30Dimensione Suono Soft Rocca di Papa/Monte Cavo DIM*SOFT 105.60Radio Italia SoloMusicaItaliana Rocca di Papa R_ITALIA 105.80Radio Incontro Olympia Rocca di Papa/Monte Cavo INCONTRO 106.10RMC – Radio Monte Carlo Frascati/Hotel Villa Tuscolana __RMC___ 106.30RMC – Radio Monte Carlo Rocca di Papa/Monte Cavo __RMC___ 106.60Radio Rock Rocca di Papa/Monte Cavo __ROCK__ 106.90Radio Mambo Rocca di Papa/Monte Cavo R-MAMBO_ EL_RITMO VIDA____ 107.10Antenna Uno Rocca di Papa/Monte Cavo ANTENNA1 107.40Radio 105 Palombara Sabina/Monte Gennaro __105___ 107.60Radio L’Olgiata Monte Compatri OLGIATA_ 107.70Radio Radicale Rieti/Frazione Campoforogna (Monte Terminillo) RADIO___ RADICALE 107.90Radio 24 Rocca di Papa/Monte Cavo RADIO_24
Variety talks about the new project the inventor of the playlists is working on Source
Lee Abrams, who in 1973 created the radio format AOR (Album Oriented Rock) tells Variety about his new project: a new format to renew the way of doing radio. In the seventies the idea of sticking to a playlist was a way to build a precise radio identity, but almost fifty years later the father of this format repudiates his creature: the programming is now flattened and the radio stations are too similar. The solution? Reinventing oneself, focusing on information, defined by Abrams as “the new rock ‘n’ roll”, and leaving more room for creativity. Here are the details.
Southern Cross Austereo owns 88 radio stations on the Australian continent Source
The economic crisis generated by the pandemic is also making itself felt in Australia: Southern Cross Austereo restructures and cuts 38 jobs. The company’s revenues fell by 18.2%. Details in the article on the ABC website.
News Corp, the conglomerate owned by Rupert Murdock, has reacted to operating losses by restructuring its daily newspapers. Source
The move comes on top of others already announced: News Corp announced in May that 100 regional and local newspapers would close the print edition and continue as digital edition, and thirteen newspapers will merge with others.
Reduction of programmes, leave for big names and staff cutbacks: the recipe of Ten Source
The Ten television network will produce the news in its Sydney and Melbourne offices, with a number of prestigious news signatures. Weather forecasts will no longer be made on a regional basis but will be unified into a single national bulletin. As far as jobs are concerned, the extent of the cuts has not yet been announced because negotiations with staff are ongoing.